La Psicomotricità è una disciplina che intende supportare i processi evolutivi dell'infanzia, valorizzando il bambino nell'integrazione delle sue componenti emotive, intellettive e corporee, nella specificità del suo mettersi in gioco primariamente attraverso l'azione e l'interazione:
- nell'uso dello spazio e degli oggetti
- nell'interazione con gli altri
- nella capacità di rappresentarsi attraverso il movimento, la parola, il gioco
Ci sono varie tipologie di Psicomotricità.
La Psicomotricità analitico-relazionale, si basa sul gioco libero senza esercizi prestabiliti. Il conduttore considera la propria persona ed il proprio corpo parte integrante del gioco di relazione e attraverso il gioco stesso sostiene l'evoluzione e la crescita dei partecipanti.
La Psicomotricità relazionale utilizza il corpo come luogo fondante di tutte le comunicazioni e forme volte a restituire il senso del nostro agire:
- palla
- cerchio
- corda
- bastone
- forma informe
Il bambino, utilizzando questi oggetti nel gioco, ha la possibilità di scaricare le tensioni interne e di riproporre le proprie emozioni legate alle esperienze della quotidianità.
Il bambino in questo modo trova un'occasione per scoprire le proprie capacità creative, sperimentarle e svilupparle in un ambiente favorevole.
AMBITI DI INTERVENTO
- Educativo-preventivo: gli interventi sono rivolti a favorire lo sviluppo psicomotorio, a mantenere un equilibrio e a prevenire disagi della relazione e degli apprendimenti nelle persone in età evolutiva
- Sociale: lo Psicomotricista svolge la sua attività in ambito sociale per favorire i processi di integrazione sociale, per migliorare la comunicazione e l'uso dell'espressività corporea nella relazione umana, coinvolgendo anche gli adulti
- di Aiuto: lo Psicomotricista attua interventi di aiuto psicomotorio sia con persone in età evolutiva che in età adulta, o con anziani che presentano alterazioni delle funzioni psicomotorie e della comunicazione.